Banner Progetto S5 (DPC-INGV 2007-2009)

Il Progetto | The Project

I test-site:
    Alto-Tiberina Fault
    Messina Strait
    Irpinia Fault System
         Work Packages Objectives
    L'Aquila Fault System

Staff
    Alto-Tiberina Fault
    Messina Strait
    Irpinia Fault System
    L'Aquila Fault System

Database
    Messina Strait
    L'Aquila Fault System

Meetings

Pubblicazioni e Convegni

Links utili

Scientific Reports e Deliverables

News

I WORKING PACKAGES (WP) - TASK 3: TEST SITE "IRPINIA FAULT SYSTEM"
Responsabile: Aldo Zollo | Università degli Studi di Napoli "Federico II" - Dipartimento di Scienze Fisiche

UR dell'Università di Napoli - Federico II

Obiettivo: L'obiettivo generale della nostra attività di ricerca è lo sviluppo e l'applicazione di metodologie innovative per l'analisi ed il modelling in real-time ed off-line dei dati di microterremoti da rete sismica multicomponente (rete ISNet nel test-site Irpinia). Lo scopo generale è di definire le caratteristiche del mezzo di propagazione e delle sorgente dei terremoti al fine di una corretta valutazione del rischio sismico nella regione investigata.

Questi obiettivi sono raggiunti attraverso tre principali attività di ricerca (workpackages) o gnuno dei quail ha i suoi specifici obiettivi.

  • WP3.1: Seismic noise analysis and Green Functions (Responsabile: Gaetano Festa)
  • Obiettivo: investigare la robustezza e le proprietà delle funzioni di Green estratte per cross-correlazione dei dati registrati dalla rete locale ISNet. Il primo obiettivo sarà, dunque, l'analisi di stabilità del rumore al di sotto di 2s e corrispondentemente l'estensione della tecnica ad alte frequenze. Successivamente verranno analizzati i modelli di velocità derivati dalle onde di superficie e comparati con quelli ottenuti dalla sismica passiva.

    [Torna su]


  • WP3.2: Refined estimates of micro-earthquake source parameters (Responsabile: Claudio Satriano)
  • Obiettivo: la realizzazione di immagini ad alta risoluzione per il sistema di faglie attive dell'Irpinia attraverso accurate determinazioni di localizzazione, meccanismo focale e dimensioni della faglia per micro-terremoti aventi magnitudo comprese nell'intervallo 1<M<3. Saranno implementate tecniche di re-picking "fine" per la localizzazione dei terremoti, basate sulla cross-correlazione delle forme d'onda; i parametri di sorgente saranno, invece, stimati mediante inversione non- lineare dello spettro di spostamento.

    [Torna su]


  • WP3.3: Reflection seismology applied to micro-earthquake data) (Responsabile: Nils Maercklin)
  • Obiettivo: Sismica a riflessione applicata a dati di micro-terremoti. L'obiettivo di questo studio è fornire informazioni riguardo agli andamenti delle velocità P ed S della crosta nonché riguardo alle discontinuità presenti nell'area della rete sismica ISNet, utilizzando sia dati di terremoti locali registrati dalla rete stessa che, possibilmente, dati registrati da altre stazioni sismiche presenti nell'area. Il modello finale così definito, può permettere localizzazioni degli eventi più accurate ed inoltre può fornire un adeguato supporto nella fase di interpretazione delle fasi secondarie individuate su sismogrammi di eventi futuri. Un altro aspetto è rappresentato dallo sviluppo di uno schema di analisi delle fasi riflesse per i dati dei terremoti locali.

    [Torna su]

    UR dell'INGV

  • WP3.4: High Frequency GPS: a potential contribution for monitoring a sismogenetic structure (Responsabile: Antonio Avallone)
  • Stato dell'arte: Il limite di placca tra Africa e Eurasia rappresenta un interessante regine geodinamica caratterizzata da un complessa distribuzione della deformazione. Problemi scientifici di primo ordine, quali l'esistenza di un blocco rigido all'interno del margine di placca, l'attuale attività della zona di subduzione sotto l'arco Calabro, e i modi di rilascio della deformazione sismica devono ancora essere ben compresi. Al fine di rispondere a tali obiettivi scientifici, l'INGV ha costituito una rete GPS permanente di monitoraggio, integrata con altri strumenti e in tempo reale ((RING) distribuita su tutto il territorio italiano. La RING è ora costituita da circa 120 stazioni GPS.
    Studi recenti (Larson et al., 2003) hanno mostrato che il GPS ad alta frequenza (HRGPS, <= 1Hz) puo' mettere in evidenza variazioni di spostamento su scale temporali dell'ordine dei secondi. Dati di spostamento relativi registrati da strumenti HRGPS dislocati in opportune reti potrebbero fornire misure dirette dello strain. Esperimenti in situ e studi comparativi descritti da Ge et al. (2000), indicano che l'HRGPS possono mettere in evidenza grandi spostamenti per corte linee di base. Più recentemente, nuovi studi hanno mostrato un buon accordo tra misure sismiche e HRGPS a 1-Hz (Elosegui et al., 2006; Wang et al., 2007; Emore et al., 2007). Larson et al. (2003) e Bock et al. (2004) hanno usato il GPS acquisito a 1-Hz per osservare grandi movimenti del terreno su scala continentale nel caso del terremoto di Denali. In seguito a tale evento, si è cominciato ad utilizzare i dati HRGPS per studi sulla rottura sismica (Ji et al., 2004, Miyazaki et al., 2004, Langbein et al., 2005) per terremoti compresi tra valori di magnitudo M6 e 8.
    Obiettivo: Il principale obiettivo di questo WP consiste nel cominciare l'acquisizione e l'archiviazione di dati HRGPS acquisiti alle stazioni permanenti della rete RING site nell'area test Irpinia. Tali dati verranno analizzati con un software di qualità e non commerciale. L'obiettivo principale è quello di sviluppare una procedura che permetta il calcolo dello spostamento medio entro pochi minuti il verificarsi di un terremoto.
    Questa procedura sarà testata con studi di scenari appropriati per valutare la sensibilità dell'HRGPS nell'individuare il segnale di terremoto di bassa o moderata magnitudo associato all'arrivo delle onde sismiche.

    [Torna su]


    BIBLIOGRAFIA

    Blewitt, G., (1989) - Carrier Phase Ambiguity Resolution for the Global Positioning System Applied to Geodetic Baselines up to 2000 km, J. Geophys. Res., 94(B8), 10187-10203.

    Blewitt, G., (2006a) - The fixed point theorem of ambiguity resolution for precise point positioning of GPS networks: Theory and applications, Eos Trans. AGU 87(52), Fall Meet. Suppl., Abstract G43A-0977.

    Blewitt, G., C. Kreemer, W. C. Hammond, H.-P. Plag, S. Stein, and E. Okal (2006b) - Rapid determination of earthquake magnitude using GPS for tsunami warning systems, Geophys. Res. Lett., Vol. 33, L11309, doi:10.1029/2006GL026145.

    Herrmann R. B. and G. Al-Eqabi (1991) - Surface waves: Inversion for shear wave velocity, in Shear Waves in Marine Sediments, edited by J. M. Hovem, M. D. Richardson, and R. D. Stoll, pp. 545Ð 556, Springer, NewYork.

    Zumberge, J. F., M. B. Heflin, D. C. Jefferson, M. M. Watkins, and F. H. Webb (1997) - Precise point positioning for the efficient and robust analysis of GPS data from large networks, J. Geophys. Res., 102, 5005Ð5018.

    Weaver R. L. and O. I. Lobkis (2001) - Ultrasonics without a Source: Thermal Fluctuation Correlations at MHz Frequencies, Phys. Rev. Lett., 87, 134301.

    Weber E., Convertito V., Iannaccone I., Zollo A., Bobbio A., Cantore L., Corciulo M., Di Crosta M., Elia L., Martino C., Romeo A., and Satriano C. (2007) - An advanced seismic network in the Southern Apennines (Italy) for seismicity investigations and experimentation with earthquake early warning, Seismological Reserach Letters, Vol.78, N.6.


    Gli obiettivi del Task 3

    Staff

    [Torna su]


    .
    Pagine a cura di Milena Moretti e Raffaele Di Stefano